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Google Ads: il passaggio dagli annunci espansi agli annunci di testo adattabili

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Nel 2018, a distanza di 18 anni dal lancio di AdWords, Google definiva il rebranding del proprio circuito pubblicitario: nasceva Google Ads, un’unica piattaforma che anche oggi riunisce tutti i servizi di advertising online del colosso di Mountain View, dagli “storici” annunci su rete di ricerca fino ai più recenti annunci in-app Google Play, passando per le campagne su rete Display, Shopping, annunci video su YouTube, posizioni in Google Maps, annunci responsive e altro ancora.

Annunci espansi Google Ads

Google Ads: l’estensione degli annunci su rete Search

Nell’ambito di questa evoluzione, nel 2018 Google ha testato il lancio di un nuovo formato dedicato agli annunci su rete Search, molto più esteso rispetto al passato: l’inserzionista, in poche parole, può contare su un numero notevolmente aumentato di caratteri utilizzabili all’interno del proprio annuncio (si passa da 130 caratteri a 300).

Le ragioni di questo esperimento sono molteplici: da un lato la volontà di rendere gli annunci pubblicitari più simili ai risultati organici, dall’altro il chiaro intento di spingere (ancora) più verso il basso della SERP i risultati naturali, la cui visualizzazione è già adesso meno immediata rispetto al passato (specie da mobile).

Dal punto di vista dell’inserzionista, invece, il vantaggio principale consiste in un aumento considerevole dello spazio pubblicitario a sé dedicato: gli annunci estesi occupano un’area maggiore della SERP, restituendo una visibilità notevolmente aumentata alla promozione dei propri prodotti o servizi.

Questa possibilità, in questa prima fase di test, non era stata però concessa a tutti: Google aveva selezionato un ristretto numero di agenzie certificate Premier Partners a cui affidare la gestione del nuovo formato di annunci: SiComunicaWeb è stata una tra le prime agenzie prescelte da Google per offrire questa ghiotta opportunità al proprio parco clienti.

2022: il passaggio agli annunci di testo adattabili

Dalla loro introduzione in beta a gennaio 2017, quindi, gli annunci di testo espansi Google Ads sono stati in grado di incrementare in maniera impattante le performance degli annunci a pagamento, resi sempre più simili ai risultati organici.

Il tasso di interazione tra ricerca e clic (%CTR) è decisamente cresciuto rispetto agli annunci di testo standard e, allo stesso modo, anche il tasso di conversione medio registrato dalle campagne Google Ads ha registrato degli incrementi.

Nonostante questi miglioramenti, gli annunci di testo espansi Google Ads hanno avuto una vita breve: dal 30 giugno 2022, infatti, non sarà più possibile né creare dei nuovi annunci con questo formato né modificare le creatività realizzate.

Gli annunci di testo espansi verranno definitivamente sostituiti da nuovi annunci di testo adattabili della rete di ricerca, molto simili ai precedenti, ma che differiscono per il numero di parametri utilizzabili, che consentono di sfruttare al meglio il machine learning di Google.

Come funzionano gli annunci di testo adattabili

In fase di creazione dei nuovi annunci di testo adattabili della rete di ricerca di Google Ads, è possibile indicare diversi titoli e descrizioni, fino a un massimo di 15 titoli e 4 righe di descrizione, che poi l’intelligenza artificiale di Google combina e mette insieme sulla base dell’intento di ricerca degli utenti. In questo modo, agli utenti viene mostrata l’annuncio più pertinente a seconda di ciò che hanno digitato sulla barra di ricerca e dei loro interessi. 

Non cambia, invece, il numero di caratteri utilizzabili all’interno dei testi, che restano sempre:

  • 30 caratteri spazi inclusi per ogni titolo;
  • 90 caratteri spazi inclusi per ogni descrizione;
  • 15 caratteri per ogni paragrafo.

Inoltre, ogni volta che viene creato un nuovo annuncio, Google fornisce delle indicazioni per migliorarne l’efficacia attraverso una valutazione su una scala che va da scadente a eccellente. I fattori che concorrono a rendere un annuncio di testo adattabile più efficace sono: 

  • la varietà;
  • la qualità; 
  • l’utilizzo delle giuste keywords;
  • il numero di titoli;
  • il numero di descrizioni.

Google continuerà anche a mostrare la consueta anteprima, grazie alla quale sarà possibile osservare in che modo il sistema potrebbe mixare le informazioni inserite nella SERP.

Annunci di testo espansiAnnunci di testo adattabili
Titoli: massimo 3Titolo: massimo 15
Descrizioni: massimo 2Descrizioni: massimo 4
Percorsi (Path): massimo 2Percorsi (Path): massimo 2
Url Final: massimo una per gruppo di annunciUrl Final: massimo una per gruppo di annunci

L’utilizzo di questa nuova tipologia di annunci consentirà al sistema di mostrare risultati sempre più personalizzati per il tipo di utente che effettua la ricerca, al fine di: 

  • incrementare ulteriormente il tasso di interazione (anche grazie all’uso delle estensioni Google Ads);
  • ridurre il numero di test sino ad oggi necessario per individuare la creatività più performante in ottica di ottimizzazione da parte degli inserzionisti.

Se vuoi ricevere maggiori informazioni in merito e valutare l’implementazione di queste nuove funzionalità nelle tue campagne, non esitare a contattarci.

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