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Cosa sono le applicazioni cloud-native?

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Si sente sempre più parlare di applicazioni cloud-native, espressione con cui si indica una nuova tipologia di app, che presenta tutta una serie di novità rispetto ai modelli più tradizionali. In questo articolo parleremo delle caratteristiche delle applicazioni cloud-native e delle loro peculiarità.

Caratteristiche delle applicazioni cloud-native

Applicazioni cloud-native: di cosa si tratta?

La maggior parte delle applicazioni aziendali in circolazione sono costruite secondo il modello tradizionale, detto monolitico, cioè che si basa su un’unità singola e indivisibile. Solitamente, questa soluzione prevede lo sviluppo di un’interfaccia utente, del server dell’applicazione e di un database. Questi tre elementi vengono sviluppati in maniera interconnessa, dopo aver definito le feature dell’applicazione. Ciò vuol dire che, quando si vuole aggiungere una nuova funzionalità, è necessario rimettere mano all’intera applicazione e stare ben attenti a non compromettere le altre componenti. 

Di conseguenza, il processo di sviluppo è spesso lungo e complesso: le applicazioni cloud-native nascono proprio per cercare di semplificarlo, rispondendo prontamente alle esigenze di mercato e cercando di ovviare a tutte le criticità dell’architettura monolitica. Per arrivare a questo risultato, infatti, sfruttano le potenzialità del cloud computing, ossia l’erogazione dei servizi di computing attraverso una connessione a internet. Questo vuol dire che le componenti dell’applicazione, come database, server o software, sono archiviate nel “cloud”, in modo che l’utente finale possa semplicemente utilizzare l’app, ovunque si trovi, senza preoccuparsi di potenza o spazio di archiviazione

Il modello cloud-native, inoltre, prevede che ognuno degli elementi che caratterizzano le applicazioni monolitiche venga scomposto in singoli componenti, in modo da renderle il più flessibili e performanti possibile. Lo sviluppo di un’app cloud-native, dunque, ha come focus principale quello di garantire che si adatti a diverse piattaforme e che possa essere fruita senza interruzioni online in qualsiasi momento. 

Caratteristiche dell’applicazioni cloud-native

Le principali caratteristiche delle applicazioni cloud-native si possono riassumere in: 

  • approccio modulare: le singole funzionalità che compongono le app cloud-native sono pienamente indipendenti e riescono a comunicare tra di loro grazie all’interfaccia di programmazione delle applicazioni (API). Ogni componente può essere modificata senza che si vada a interferire con il funzionamento complessivo dell’app. Questo permette che ci sia una maggiore scalabilità e che, in caso di errori, sia possibile procedere al ripristino della singola parte, senza failover; inoltre, team diversi possono lavorare a diverse funzioni contemporaneamente, per poi aggiornare una parte dell’app indipendentemente dal resto;
  • prevedibilità e immutabilità: mentre le singole componenti della sovrastruttura di un’app cloud-native sono sempre modificabili e aggiornabili, le infrastrutture alla base sono immutabili e non cambiano dopo il deploy;
  • aggiornamenti costanti: visto che è possibile effettuare modifiche sulle singole componenti senza dover valutare il loro impatto sul resto dell’app, è possibile aggiornare ogni funzionalità immediatamente. Tradizionalmente, invece, le applicazioni vengono aggiornate periodicamente, quando tutto il software è pronto.

 

I principali vantaggi

Dopo aver compreso le principali caratteristiche delle applicazioni cloud-native, è normale chiedersi quando potrebbe essere utile adottarne una. Ovviamente, bisognerebbe valutare se scegliere questo modello a seconda delle proprie necessità e delle peculiarità della propria situazione. I principali vantaggi derivanti dall’adozione di questo tipo di app sono:  

  • la struttura a microservizi: scomporre un’app in singoli servizi permette di svilupparli e modificarli in qualsiasi momento in maniera indipendente;
  • l’aumento della flessibilità, dato dall’adattamento dell’app a qualsiasi tipo di piattaforma. Data la versatilità dell’architettura cloud-native, qualsiasi tipo di intervento o modifica si può apportare senza dover fare re-deploy dell’applicazione nella sua interezza;
  • il fattore scalabilità: come abbiamo visto, le caratteristiche delle applicazioni cloud-native rendono queste app particolarmente scalabili, senza che bisogni sempre investire sull’aggiornamento dell’hardware;
  • la velocità degli aggiornamenti, visto che i programmatori possono lavorare direttamente sui microservizi, senza dover intervenire sull’intera architettura dell’app.

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