
BLOCKCHAIN: COS’È, A COSA SERVE E QUALI SONO GLI AMBITI DI APPLICAZIONE
Abbiamo investito nello sviluppare una competenza sul tema della blockchain fin dagli albori di questa tecnologia. Intorno al tema oggi c’è grande interesse, ma viene fatta ancora confusione sul suo funzionamento: vediamo allora nel dettaglio di cosa si tratta e quali sono i suoi potenziali vantaggi.
Blockchain prende il nome dall’unione di due parole: “block”, ovvero i blocchi di transazioni, e “chain”, la catena che li lega l’uno con l’altro: letteralmente, quindi, una catena di blocchi.
Possiamo quindi definire la blockchain come un enorme database distribuito. Generalmente una qualsiasi transazione, nel mondo reale come sul web, necessita di “una terza persona di fiducia” a garanzia dello scambio: la blockchain nasce per eliminare l’intermediario, permettendo di effettuare operazioni criptate completamente anonime e archiviando tutte le transazioni in un “enorme libro mastro” distribuito in rete.
Oggi esistono diverse tipologie di blockchain: da quelle pubbliche, come Ethereum, a quelle che vengono definite permissioned, ovvero blockchain private che richiedono, per potervi aderire, specifici permessi definiti dall’owner della blockchain stessa, che può essere un consorzio, un’associazione, ecc.