Active Ageing, l’app per monitorare il diabete
La sfida sanitaria del futuro? Aumentare la qualità della vita del paziente affetto da malattia cronica creando un legame più immediato e aggiornato con il suo medico, ma soprattutto incentivandolo a diventare più autonomo e a crearsi obiettivi di salute.
Partendo da quest’idea, un’azienda valdostana di software ha sviluppato un progetto digitale innovativo rivolto ai diabetici. L’azienda, la Touchware, insediata nella Pépinière d’entreprises di Aosta, ha concentrato gli sforzi dando vita ad un’app battezzata «Active Ageing». Quest’app nasce dalla collaborazione con la dott.ssa Sarah Bigi, Università Cattolica del Sacro Cuore, e viene sviluppata nell’ambito del progetto d’Ateneo coordinato dal Prof. Giuseppe Riva, ordinario di Psicologia Generale presso la stessa università.
Active Ageing punta a costruire l’alleanza terapeutica tra medico e paziente. Non si tratta solo di scambiare informazioni, ma di aumentare la consapevolezza di malattia del paziente e la sua autonomia decisionale» spiega Michelangelo Chasseur, amministratore delegato di Touchware. «Il punto fondamentale – aggiunge – è rafforzare la capacità di mettere a fuoco il proprio obiettivo di salute e benessere seguendo al meglio la terapia. Deve sentirsi supportato giornalmente.
L’app, da qualche mese in fase di sperimentazione clinica all’ospedale San Raffaele di Milano e presso la diabetologia di Pinerolo (ASL TO3), è una sorta di diario interattivo condiviso tra il medico e il paziente.
Per attivare la collaborazione c’è un setup guidato da seguire: assieme al medico vengono inseriti i parametri-soglia e i dati di riferimento che l’app utilizzerà per integrare i valori forniti dal paziente. Gli aspetti su cui lavorare sono molteplici, glicemia, peso, aderenza alla terapia e attività.
Tra gli scopi principali del progetto c’è l’incentivo per il diabetico a inserire e monitorare i valori relativi all’autocontrollo e al peso con l’aiuto di grafici riassuntivi che indicano come stanno andando le cose e avvisi sullo smartphone per ricordare quando prendere l’insulina o altri farmaci.
Messaggi di incoraggiamento, gratificazione o allerta spuntano poi sullo schermo a seconda dell’andamento dei dati.
L’App mira in ultima analisi a ridurre i costi del Sistema sanitario; secondo il Projected Global Healthcare Spend, nel 2025 la spesa sanitaria dovrà affrontare soprattutto le malattie croniche, una fetta pari al 70 percento di tutte le patologie.
Altri dati parlano di un investimento da 71 miliardi di dollari da parte delle aziende farmaceutiche nell’attività di divulgazione , dove il canale digitale è in crescita del 32 percento.
Le nostre analisi di mercato – dice Chasseur – hanno messo in luce che, fra le app a disposizione in questo campo, nessuna prevede il coinvolgimento medico-paziente. Solo nel 17 percento si può impostare la definizione di un obiettivo e solo il 47 percento programma l’invio di avvisi come supporto alla terapia.
[tratto da La Stampa – Aosta e regione, 1/06/2017]