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Cos’è e quali sono i vantaggi dell’influencer marketing

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Cosa significa influencer marketing e cos’è? Per rispondere a questa domanda, basta dare un’occhiata al proprio dispositivo mobile: con la diffusione capillare dei social network – e, in particolare, di Instagram – sul web si sono affermate, in ogni campo, dalla moda alla cucina alla cultura, personalità di spicco, seguite da migliaia, se non milioni, di persone. La figura dell’influencer è stata debitamente valorizzata dalle aziende, che con il loro aiuto possono promuovere efficacemente i propri prodotti o servizi.

Influencer marketing: cos'è, come funziona e quali sono i vantaggi

L’influencer marketing: cos’è?

Se si vuole definire l’influencer marketing, si può dire che si tratta di una strategia di marketing che si avvale dell’ausilio di figure che hanno ampio seguito sui social network per sponsorizzare un particolare brand. Per esempio, una modella che conta un buon numero di follower potrà pubblicizzare il lancio di un nuovo capo di vestiario di un’importante griffe; un personal trainer molto seguito sui social sarà il volto di un’azienda che si occupa di integratori per il benessere; uno chef potrà menzionare nel proprio profilo Instagram una nota marca di spaghetti. 

Del resto, i social si stanno confermando sempre di più non solo come spazio di condivisione di contenuti personali, ma anche come vero e proprio mercato: secondo uno studio condotto dal Politecnico di Milano e Nielsen, nel 2020 ben il 77% degli utenti web ha utilizzato i social per cercare prodotti e servizi, mentre da una survey di Altroconsumo è emerso che il 22% degli utenti tra i 18 e i 34 anni ha fatto un acquisto a seguito di una sponsorizzazione da parte di un influencer.

Cosa significa influencer marketing: un legame di fiducia

Per capire cos’è l’influencer marketing bisogna aver chiaro innanzitutto come funziona: alla base di questa strategia, infatti, c’è il legame di fiducia che si instaura tra l’influencer e i suoi follower. Il concetto di fondo è molto semplice: se è proprio lui/lei che ha provato quel prodotto e funziona, allora conviene comprarlo anche all’utente. Per fare un esempio concreto, se un food influencer consiglia una particolare marca di maionese significa che è davvero buona e che vale la pena di acquistarla.

Ogni settore di mercato ha il suo target, i suoi canali social e i suoi influencer. E se Instagram rappresenta senza ombra di dubbio la piattaforma per eccellenza dove un brand può sviluppare le proprie strategie di influencer marketing, ci sono comunque anche altri canali dove promuovere con questo metodo prodotti e servizi. Per esempio, un brand del settore della moda può avvalersi più di influencer che utilizzano Instagram, perché il suo core business è incentrato su prodotti che possono essere ben valorizzati attraverso le immagini. Nel comparto dell’automotive, invece, va per la maggiore un canale come YouTube, dove vengono mostrati non solo tutorial ma anche know-how informativi e video-recensioni, spesso visualizzati dagli utenti prima di effettuare un acquisto.

Influencer marketing: i vantaggi

Pianificare una strategia di influencer marketing offre numerosi vantaggi, tra cui innanzitutto mostrare il brand “in carne e ossa” attraverso un volto e una voce dei quali gli utenti web si fidano. Inoltre, con l’aiuto di un influencer, il messaggio pubblicitario sarà un po’ diverso da come lo si intende comunemente, configurandosi più come un contenuto che come advertising puro e semplice. La figura dell’influencer conferisce maggiore spontaneità e semplicità alla sponsorizzazione, accrescendo la fiducia degli utenti, che saranno così più propensi a concludere l’acquisto. 

L’influencer (o gli influencer) cui rivolgersi si scelgono in base a due fattori principali:

  • gli obiettivi strategici;
  • il budget a disposizione.

La logica alla base è semplice: più un influencer è seguito, maggiore sarà il numero di persone cui fare arrivare il messaggio pubblicitario, ma sarà anche più elevato il compenso da elargire. Se un’azienda vuole contenere i costi, dunque, può optare per micro-influencer o comunque per profili con un bacino medio di followers: in questo modo potrà fare influencer marketing anche con un budget limitato. 

Come si valutano i risultati

Le aziende non dovrebbero mai assoldare gli influencer senza prima aver condotto un accurato studio dei loro profili. Non solo viene presa in esame la loro competenza su un determinato argomento (come il cibo o i viaggi), ma vengono calcolati anche aspetti come il numero di followers e, in generale, il posizionamento (anche in termini di credibilità) sulle piattaforme social. Al termine di una campagna di influencer marketing si tirano le somme, valutando quanto in effetti è stata utile in rapporto al raggiungimento di uno specifico obiettivo strategico. Per comprendere al meglio in che direzione muoversi, è bene rivolgersi a degli esperti, in grado di prendere la decisione più conveniente per il brand.

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