Google, pronta per dire addio ad Android, si tinge di Fuchsia!
Il colosso di Mountain View, dopo la maxi sanzione ricevuta dalla UE, adotta un cambio di strategia che punta alla creazione di un nuovo sistema operativo: Fuchsia OS, un ecosistema che avrà la capacità di superare il concetto di smartphone. Il nuovo sistema operativo è in fase di progettazione già dal 2016 (più di 100 dipendenti ci stanno lavorando) e potrebbe prendere il post di Android nel giro di 5 anni.
Non solo un cambio di colore quindi ma una scelta strategica che sarà capace di abbracciare tutto quello che sia connesso a una rete, senza limitazione di device: dallo smartphone al laptop, fino ai dispositivi wearable e soprattutto allo sconfinato mondo dell’Internet of Things. Un progetto strettamente connesso allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, al momento il vero obiettivo dei giganti tecnologici nel prossimo futuro.
L’obiettivo principale di Google è quello di soppiantare non solo Andorid, ma anche WearOS, ChromeOS e la piattaforma per i dispositivi IoT. In questo modo si punta a dare all’utente un’esperienza unica cercando allo stesso tempo di risolvere definitivamente delle criticità presenti per ora su Android, come la gestione degli aggiornamenti e la susseguente frammentazione.
Ma non sono soltanto queste le criticità che il nuovo sistema operativo vuole soppiantare ma, soprattutto, Fuchsia punta a risolvere i problemi di privacy e della sicurezza.
Fuchsia OS prevede cambiamenti importanti anche a livello del kernel. Al momento Android utilizza quello di Linux, mentre Fuchsia sarebbe basato su Zircon, un kernel molto più aggiornato e che esclude dai giochi molte vecchie tecnologie di Linux.
Al momento non c’è nessuna data ufficiale anche se molti sostengono che il lancio su dispositivi minori, come altoparlanti intelligenti e altri prodotti per le smart home, potrebbe avvenire nel 2022. Non ci resta che aspettare e vedere cosa ci riserverà il futuro.