Facebook Instant Articles è un formato per fruire contenuti editoriali, da oggi disponibile a tutti gli editori intesi in senso lato, blogger o chiunque abbia un sito all’interno del quale vengono pubblicate notizie. Questa feature permette di leggere gli articoli direttamente dalla App Mobile di Facebook e garantisce un caricamento di pagina 10 volte più veloce rispetto alla normale App. Facebook mette inoltre a disposizione nuove funzionalità assenti nella normale lettura da fonte diretta, ad esempio ci permette di visualizzare mappe interattive e commentare e condividere singoli paragrafi.
Inizialmente, questa funzione era disponibile solo per alcuni primi partner selezionati, quali The New York Times, BuzzFeed, The National Geographic e altri. A ottobre 2015 sono arrivati i primi partner europei, con un precursore italiano: La Stampa.
Non è un bisogno indotto, Instant Articles nasce da due nuove tendenze di consumo
Facebook, con gli Instant Articles ha intercettato due tendenze di consumo ormai radicate: da un lato la propensione a rimanere sempre all’interno di Facebook e ad utilizzarlo come un vero e proprio motore di ricerca. Facebook è ormai un ecosistema autonomo dove si trovano tutte le informazioni che si stanno cercando. L’obiettivo stesso è proprio quello di non farci mai uscire, garantendo l’accesso ad un motore di ricerca sempre più efficiente, offrendo la più ampia varietà di contenuti e permeando ogni aspetto della nostra vita sociale, scandendola come se fosse assolutamente necessario viverla all’interno dei social network. Così Mark Zuckerberg ci dà le informazioni che cerchiamo, ci ricorda eventi del nostro passato e scandisce le ricorrenze importanti della nostra vita. Ora ingloba anche le fonti di informazione non privandole del loro brand ma “contenendole” e lanciando le proprie nuove regole sul mercato.
La seconda tendenza intercettata è inevitabilmente quella di rincorrere i tempi degli utenti, sempre più serrati, senza il tempo di aprire un articolo su Safari o di attendere il caricamento del testo o di un video in HD.
Lead generation attraverso gli articoli
Trattenere un pubblico all’interno della stessa piattaforma porta alla raccolta di un prezioso bacino di dati. Facebook starebbe infatti testando la possibilità, per gli editori, di raccogliere indirizzi email proprio attraverso gli Instant Articles. Una funzione che porterà nuova linfa (e nuovo potere) ai database di Menlo Park.
Tutto il potere di Facebook in guerra con Google
Facebook Instant Articles è una minaccia a Google: se l’utente non atterra su una pagina web di una testata e rimane dentro il giardino di Facebook, significa che le Ad Revenues attive a livello pubblicitario attraverso il circuito Display di Google rimangono a Facebook.
Il meccanismo di Instant Articles va ovviamente a vantaggio di Facebook: l’utente, durante e dopo la lettura del contenuto non esce dal perimetro del social network, continua a produrre interazioni all’interno della piattaforma e ad essere sottoposto agli annunci pubblicitari. Il conteggio del traffico va comunque ad alimentare anche il traffico del sito dell’editore e dà beneficio anche a tutti i brand che scelgono una strategia di advertising su Facebook. Sarà proprio Facebook ad aumentare il proprio ritorno di utili, grazie ai contenuti editoriali presenti direttamente sulla propria piattaforma. Aumenteranno sia utenza sia tempo di permanenza, due parametri che faranno aumentare il valore e quindi costo di ogni inserzione.