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Clubhouse: il nuovo social basato sulla voce che sta conquistando il mondo

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Dopo Facebook, Twitter, Instagram, Snapchat e TikTok, dagli Stati Uniti è arrivato un nuovo social network che in breve tempo sta conquistando migliaia e migliaia di persone: Clubhouse, un’app che favorisce l’incontro e la comunicazione tra utenti basandosi su un unico, prezioso strumento: la voce.

Scopriamo dunque le caratteristiche, il valore e le potenzialità del social del momento.

clubhouse cos'è

Che cos’è Clubhouse

Lanciato in America nel marzo del 2020 dagli startupper Rohan Seth e Paul Davison, Clubhouse è un social network che, al contrario dei suoi celebri predecessori Facebook, Instagram e Twitter, non si basa sulla parola scritta né sull’immagine, bensì sulla voce. Gli utenti, infatti, si ritrovano all’interno di “stanze” virtuali per parlare tra di loro, scambiarsi idee e confrontarsi sui più diversi temi.

Gli iscritti a Clubhouse, che sono in continua crescita e a febbraio 2021 superavano già i 2 milioni, sono sia vip e persone famose che persone comunipotenzialmente tutte in collegamento tra loro.

Clubhouse: l’importanza della voce

Clubhouse è il primo social network basato esclusivamente sullo strumento della voce, probabilmente sulla scia del fenomeno sempre crescente del podcasting. L’intento iniziale dei creatori di Clubhouse era quello di creare un social veramente autentico, non fondato sull’apparenza ma su un reale scambio, una vera condivisione e interazione tra gli utenti tramite la propria voce, che non è modificabile da filtri e non è fraintendibile come la parola scritta. Gli utenti, infatti, possono aprire una “stanza” su un qualsiasi argomento (che naturalmente rispetti le linee guide della community) e iniziare a discuterne, con toni educati e non offensivi.

Chiunque sia interessato può ascoltare il dibattito, come avviene in una normale conferenza, e alzare la mano se vuole intervenire, per essere abilitato a parlare dagli organizzatori della stanza. È come partecipare a una conferenza o ad una puntata di un podcast in diretta insieme a persone famose e/o ad amici che chiacchierano tra loro sui più disparati argomenti: dallo sport all’attualità, dalla letteratura alla tecnologia, dal femminismo alla cucina, dall’economia alla politica passando per il gossip.

Il valore economico e politico di Clubhouse

Per ora compatibile solo con il sistema operativo iOs e accessibile su invito, i fondatori di Clubhouse si stanno prendendo il tempo per finalizzare l’app prima di estenderla anche ad Android e renderla accessibile a tutti idealmente entro la fine del 2021.

Nata nel marzo del 2020, dopo soli tre mesi Clubhouse possedeva solo 1.500 utenti ma valeva già 100 milioni di dollari: oggi si stima che l’app valga addirittura un miliardo di dollari, e siamo solo all’inizio del suo sbarco a livello globale, che non è ancora completo. Infatti, la fama di Clubhouse – nonché la sua potenza – è già mondiale: Elon Musk, il fondatore di Tesla, sembra che abbia invitato nientemeno che Vladimir Putin a conversare con lui in una stanza, mentre la Cina, dopo mesi in cui gli iscritti chattavano indisturbati, ha recentemente bloccato l’accesso all’app agli utenti cinesi per impedire la discussione di argomenti di tipo politico sui quali vige il regime di censura.

Fonti:
– www.joinclubhouse.com
– Clubhouse: What is the new app, who are its investors, and how do I get an invite?, Evening Standard
– Clubhouse app: what is it and how do you get an invite to the exclusive audio app?, the Guardian

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