Nel 2015, il 29% delle ricerche mondiali proveniva dalla rete Bing (Bing, Yahoo!, MSN), superata solo da Google. In Italia, oltre 10 milioni di utenti al mese effettuano più di 213 milioni di ricerche su Bing, Yahoo! e MSN.
Se sei in cerca di opportunità per comunicare i tuoi prodotti o servizi ad un target più ampio, fare pubblicità su questi motori di ricerca potrebbe risolvere i tuoi problemi.
In questo articolo, ti spiegheremo perché fare pubblicità su Bing è una grossa opportunità, spesso sottovalutata dai publisher italiani, e come poter gestire al meglio la piattaforma Bing Ads, illustrandoti alcune differenze rispetto a Google AdWords.
Bing Ads e Google AdWords
Prima di spiegarti i vantaggi di fare pubblicità su Bing, è bene identificare alcune differenze di questa rete rispetto a Google. Solo in questo modo, infatti, ti sarà possibile sfruttare al meglio tutte le potenzialità.
La prima cosa da tenere in considerazione è che la SERP (pagina dei risultati di ricerca) di Bing, è strutturata in modo diverso rispetto a quella di Google. La SERP di Bing, infatti, ospita gli annunci pubblicitari anche sulla colonna destra della pagina e gli annunci vengono identificati dalla dicitura “Annuncio” in grigio.

Gli annunci a pagamento presentano differenze anche a livello di limiti massimi di caratteri consentiti. Mentre in passato era possibile importare tranquillamente le campagne su Google AdWords in Bing Ads, ora che in Google AdWords sono stati introdotti i nuovi annunci estesi, bisogna porre attenzione sulla compatibilità degli annunci che vengono importati. Mentre gli annunci estesi di Google AdWords ospitano 140 caratteri (30 per i due titoli, 80 per la descrizione) gli annunci di Bing ospitano 95 caratteri (25 per l’unico titolo e 35 per ogni riga di descrizione).
Un’ulteriore differenza, riscontrabile nelle due piattaforme, è relativa al metodo di targeting, impostabile solo a livello di campagna in Google AdWords e personalizzabile anche a livello di gruppi di annunci in Bing Ads.
Se da una parte il metodo di targeting è più articolato in Bing Ads, il sistema di tracciamento degli utenti sul sito web dell’inserzionista è più semplice su questa piattaforma, che utilizza un solo tag, UET (Universal Event Tracking), come codice di remarketing e per il tracciamento delle conversioni.
Perché fare pubblicità con Bing Ads?
Nonostante ci siano alcune piccole differenze tra le due piattaforme, il livello di compatibilità tra i due strumenti è ancora alto, permettendo agli inserzionisti di allargare la quota di mercato, intercettando gli utenti su tre motori di ricerca (Bing, Yahoo! e MSN) contemporaneamente, con il minimo degli sforzi, grazie anche alla possibilità di importare le campagne, direttamente da un account Google Adwords.
Oltre ad intercettare più persone con i propri annunci, con Bing Ads i costi si riducono notevolmente. Infatti, nonostante Bing dichiari che è possibile fare pubblicità riducendo i costi del 30% rispetto a Google Adwords, con uno dei nostri clienti è stato possibile sponsorizzare gli annunci, per le stesse parola chiave e nello stesso periodo, con un CPC medio inferiore di circa il 73%.




Poter intercettare nuovi utenti ad un costo inferiore e con il minimo degli sforzi, rende Bing una rete di ricerca dalle alte potenzialità.
Noi di Kotuko, consigliamo spesso ai nostri clienti di valutare un’attività SEM su Bing ADS in quanto, oltre ad essere professionisti accreditati Bing, l’esperienza maturata nella gestione delle campagne di Advertising ci ha consentito, nel corso degli anni, di incrementare il volume delle conversioni, ottimizzando il ROI (Return on Investiment).
Nella guida ufficiale di Bing è possibile approfondire gli aspetti più tecnici e, se non hai ancora provato la pubblicità su questa piattaforma, non ti resta che iniziare e condividerci a tua volta i tuoi risultati!