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Le 5 migliori campagne di marketing natalizie degli ultimi anni

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Il Natale è alle porte e, come ogni anno, sono in circolazione tante campagne di marketing natalizie. Le più belle riescono a essere fonte di ispirazione, a farci ridere o commuovere e a farci riflettere. 

Da Google a Lego, da Apple a Burberry, molte grandi aziende sono riuscite a costruire una campagna di marketing riuscitissima in occasione delle festività (non mancano, però, le eccezioni).

Ecco quindi alcune tra le migliori campagne natalizie migliori degli ultimi anni.

Le 5 migliori campagne di marketing natalizie degli ultimi anni

Google e il geolocalizzatore di Babbo Natale

Ogni vigilia di Natale, Google rintraccia i movimenti di Babbo Natale mentre consegna i suoi regali ai bambini di tutto il mondo grazie al sito Santa’s Tracker. Pensato per i più piccoli, il portale, che esiste anche sotto forma di app, consente di giocare e imparare allo stesso tempo, divertendosi con le acconciature e la barba di Santa Claus e a scoprire interessanti informazioni sui paesi che visita con slitta e renne. Santa’s tracker è poi collegabile anche a Google Home, a cui si può richiedere in tempo reale la posizione di Babbo Natale.

Lego e il chatbot Ralph, 2017

Lego ha messo a disposizione un assistente per lo shopping: si chiama Ralph ed è un bot attivo su Facebook, che aiuta a ridurre drasticamente lo stress da regali per i genitori e parenti che vogliono scovare un pensierino per i più piccoli. Non solo: rispondendo a domande su budget e fascia d’età, Ralph suggerisce alcuni prodotti Lego meno conosciuti, oltre a fornire un codice sconto per accedere alla spedizione gratuita.

Apple, “Share your gifts”, 2018

Nel 2018 Apple ha pubblicato una campagna di marketing nel formato di corto di animazione. Il filmato combina un ottimo storytelling, la colonna sonora dell’artista più in voga in quel momento (ovvero Billie Eilish) e l’animale più amato di tutti: il cane. Il punto di forza di questo spot è sicuramente l’assenza di pubblicità esplicita (i vari personaggi del corto di animazione utilizzano prodotti Apple, ma mai in maniera “urlata”) e il gioco di parole con il termine “gifts”, che significa doni sia in senso fisico (dunque: regali), sia in senso figurato (dunque: talenti artistici e intellettuali). Uno slogan geniale, visto che i prodotti Apple sono utilizzatissimi da designer e creativi

Burberry, “From London with love”, 2014

Anche Burberry nel 2014 ha ideato un cortometraggio natalizio che mostra una coppia mentre si innamora e si gode l’atmosfera di Natale londinese. Romeo Beckham e le modelle e ballerine Hannah Dodds e Anders Hayward sono stati i protagonisti della campagna di marketing del noto marchio britannico, che ha saputo coniugare lo stile di vita lussuoso tipico del marchio con scenografie, danze, musica e moda altamente sofisticate. Di nuovo, lo spot ha funzionato perché è stato in grado di coinvolgere emotivamente il pubblico, facendo leva su elementi spettacolari e avvincenti.

Sainsbury’s, “Christmas 1914”, 2014

La nota catena di supermercati nel 2014 ha rievocato tramite un corto estremamente commovente un episodio realmente accaduto, ossia la tregua di Natale della prima guerra mondiale. Truppe tedesche e inglesi smisero di combattere per festeggiare il 25 dicembre. Lo slogan ideato per ricordare l’episodio a 100 anni di distanza, “Christmas is for sharing”, fa leva sullo spirito di solidarietà e umanità, valido per qualsiasi Natale, che resta la festa capace di riunire le persone e far superare le differenze.

Quando va male: le campagne di marketing flop

Non sempre le campagne di marketing riescono a ottenere gli effetti sperati; alcuni spot natalizi sono considerabili dei flop a tutti gli effetti, perché eccessivamente smielati oppure perché non risultano abbastanza convincenti. 

Per esempio, Mr Kipling, un’azienda dolciaria britannica, nei primi anni 2000 ha confezionato uno spot in cui una donna di nome Maria partorisce in maniera molto dolorosa in una clinica in cui figurano alcuni visitatori che ricordano i re magi. Lo slogan finale dovrebbe giocare sulla bruttezza dello spot in confronto alla bontà delle torte del marchio, ma nel complesso la pubblicità non convince e, contrariamente agli esempi riusciti, non infonde lo stato d’animo e i valori tipici del Natale.

Oppure, nel 2012, la catena di supermercati britannici Asda ha pensato fosse una buona idea impostare una campagna di marketing mostrando una donna indaffarata nelle faccende domestiche durante il periodo natalizio, chiosando con lo slogan: “Dietro ogni grande Natale c’è la mamma, e dietro ogni grande mamma, c’è Asda”. La catena ha ricevuto svariate lamentele, a causa della rappresentazione data dei ruoli di genere che vede le donne come le uniche responsabili dei compiti casalinghi.

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